Interaction Design, or Design Imperfection

A UNA RIFLESSIONE TEORICA FONDANTE RIFERITA AL TERMINE IXD, E NON AVREBBE TUTTI I TORTI. QUELLO DI FAR EVOLVERE LE COSE NATURALMENTE È UN ATTEGGIAMENTO MOLTO PRAGMATICO, DI ESTREMA EFFICACIA QUANDO SI HA A CHE FARE CON L'EMERGERE DI UN NUOVO SETTORE. OGGI PERÒ L'IXD PUÒ CONTARE SU UNA DISCRETA FIDELIZZAZIONE, SU ALCUNE SCUOLE DI FORMAZIONE E SULL'APPORTO DI "ADEPTI" PROVENIENTI DA NUMEROSE DISCIPLINE. IN QUESTA SITUAZIONE NASCE QUASI NATURALE UN'ESIGENZA DI CHIAREZZA: NEL LINGUAGGIO PER CONSENTIRE A PERSONE PROVENIENTI DA PIÙ AMBITI DI COMPRENDERSI ED ARMONIZZARE IL PROPRIO OPERARE; E NEI CONTENUTI PERCHÉ LA NASCITA DI SCUOLE DI FORMAZIONE PORTA CON SÉ UNA RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DEI FORMANDI E LA NECESSITÀ DI CHIARIRE LORO LE COMPETENZE CHE ACQUISIRANNO E IL RUOLO CHE ANDRANNO AD OCCUPARE NEI VARI CONTESTI PRODUTTIVI. A CIÒ VA AGGIUNTA LA NECESSITÀ DI COLLOCARE IN MANIERA CHIARA IL "PROGETTO DELL'INTERAZIONE" RISPETTO AL PROPRIO CONTESTO DI RIFERIMENTO E DI ORIGINE, QUELLO DELLA HUMAN COMPUTER INTERACTION (HCI), EVIDENZIANDO PER QUANTO POSSIBILE LE DIFFERENZE.